Saturday, December 15, 2012

Seta/Soie, Baricco/Dautremer

l'ensemble des originaux du livre Soie d'Alessandro Baricco 
édité chez Tishina
74 boulevard Richard Lenoir à PARIS 
15.12.2012 - 16.12.2012




"La sera Hervé Joncour preparò i bagagli. Poi si lasciò portare nella grande stanza lastricata di pietra, per il rito del bagno. Si sdraiò, chiuse gli occhi, e pensò alla grande voliera, folle pegno d’amore. Gli posarono sugli occhi un panno bagnato. Non lo avevano mai fatto prima. Istintivamente fece per toglierselo ma una mano prese la sua e la fermò. Non era la mano vecchia di una vecchia.
Hervé Joncour sentì l’acqua colare sul suo corpo, sulle gambe prima, e poi lungo le braccia, e sul petto.
Acqua come olio. E un silenzio strano, intorno. Sentì la leggerezza di un velo di seta che scendeva su di lui. E le mani di una donna – di una donna – che lo asciugavano accarezzando la sua pelle, ovunque: quelle mani e quel tessuto filato di nulla. Lui non si mosse mai, neppure quando sentì le mani salire dalle spalle al collo e le dita – la seta e le dita – salire fino alle sue labbra, e sfiorarle, una volta, lentamente, e sparire.
Hervé Joncour sentì ancora il velo di seta alzarsi e staccarsi da lui. L’ultima cosa fu una mano che apriva la sua e nel suo palmo posava qualcosa.
Aspettò a lungo, nel silenzio, senza muoversi. Poi lentamente si tolse il panno bagnato dagli occhi. Non c’era quasi più luce, nella stanza. Non c’era nessuno, intorno. Si alzò, prese la tunica che giaceva piegata per terra, se la appoggiò sulle spalle, uscì dalla stanza, attraversò la casa, arrivò davanti alla sua stuoia, e si sdraiò. Si mise a osservare la fiamma che tremava, minuta, nella lanterna. E, con cura, fermò il Tempo, per tutto il tempo che desiderò.
Fu un nulla, poi, aprire la mano, e vedere quel foglio. Piccolo. Pochi ideogrammi disegnati uno sotto l’altro. Inchiostro nero."



Monday, December 10, 2012

Van Gogh vs Hiroshige


À la Pinacothèque de Paris
du 03 octobre 2012 au 17 mars 2013






Vincent van Gogh (1853-1890), The Sower, 1888
Kröller-Müller Museum, Otterlo, The Netherlands

522. - Arles, agosto 1888    
Adesso abbiamo qui un calore stupendo, intensissimo, senza vento, che fa proprio al caso mio. Un sole, una luce che in mancanza di meglio non posso che chiamare gialla, gialla zolfo pallido, limone oro pallido. Com'è bello il giallo! E come vedrò meglio il Nord!


Vincent van Gogh (1853-1890) 
Country road in Provence by night, 1890
Kröller- Müller Museum, Otterlo

W7. - Arles, settembre 1888. Alla sorella Wilhelmina
Theo mi scrive che ti ha dato delle giapponeserie. È sicuramente il mezzo più pratico per riuscire a comprendere la direzione che ha preso oggi la pittura colorata e chiara. In quanto a me, qui non ho bisogno di giapponeserie, perché mi dico sempre che qui sono in Giappone e che di conseguenza non ho che da aprire gli occhi e dipingere diritto davanti a me ciò che mi colpisce.






 




Letter from Vincent van Gogh to his brother Theo, 1888 


(http://arttattler.com/archivevangogh.html)